
Allarme sicurezza in tutta Italia, è arrivata la comunicazione ufficiale (mistergadget.tech)
Una violazione senza precedenti è stata determinata da un furto di dati che sta scuotendo il mondo della sicurezza online. Non è sicuramente la prima volta che si verifica una condizione di questo tipo, ma è, come sempre, un allarme.
Anche perché determina un pericolo e il pensiero che i nostri dati non siano così al sicuro come di base pensiamo. In questa occasione si parla dell’esposizione di ben 16 miliardi di credenziali di accesso (quindi parliamo di password, nomi utente e riferimenti di ogni tipo) che sono stati individuati dai ricercatori di Cybernews.
È un evento, ovviamente, preoccupante perché stiamo parlando non soltanto di un quantitativo di dati praticamente spaventoso, ma anche di questioni specifiche che consentono ai malintenzionati l’accesso diretto a sistemi online che potrebbero esporre a pericoli potenzialmente enormi e illimitati.
Impressionante fuga di dati mette tutti in allarme
A differenza di quanto accaduto in passato, ad esempio con la cosiddetta MOAB, che conteneva comunque 26 miliardi di dati differenti (quindi parliamo praticamente di un pacchetto veramente gigantesco), quello che è successo oggi riguarda una mole comunque importante di dati, ma ci dice qualcosa in più perché ci sono molti dettagli. Ed è proprio questo a spaventare i ricercatori. Analizzando il set di dati disponibile, infatti, è stato individuato come questi contengano tantissimi record differenti. E questo non fa altro che alimentare la preoccupazione perché ci sono tantissimi dettagli, come ad esempio quelli sui social, che potrebbero diventare potenzialmente un rischio determinante.

La minaccia, in questo caso, non è soltanto vasta, perché è chiaro che il numero e anche l’esposizione sono sicuramente interessanti, ma lo è anche dal punto di vista di quello che potrebbe potenzialmente accadere. Spesso parliamo di quanto questi strumenti possano essere rischiosi e di quanto ci possano essere conseguenze importanti, eppure non siamo mai convinti al cento per cento di quello che andiamo a fare. Quindi, quando ci viene richiesto di cambiare le password, di fare attenzione e di scegliere dei nomi che siano adeguati in termini di sicurezza, molto spesso non lo facciamo. Ripetiamo quindi su delle scelte differenti che ci espongono al pericolo.
Queste condizioni ci ricordano, dunque, che dobbiamo sempre mantenere la soglia di attenzione molto elevata, fare attenzione ed evitare ripercussioni che possono poi colpire non soltanto la nostra sfera privata, ma anche quella economica. Il sito ufficiale dell’Ente riporta: “Per escludere effetti sulla salute dei campi ad alta frequenza, il tasso di assorbimento specifico di un telefono cellulare non deve superare i seguenti valori massimi: 2 watt per chilogrammo (per funzionamento/uso su testa e busto) e 4 Watt per chilogrammo (per l’utilizzo del cellulare su arti/braccia e gambe/estremità)”.