
ASUS Vivobook S16 S3607 è un pc windows dallo spessore contenuto (mistergadget.tech)
Le proposte dei computer portatili da 16 pollici si stanno moltiplicando e stiamo vivendo un momento interessante. Da una parte abbiamo i flagship che spingono su OLED e prestazioni al top, dall’altra cresce la richiesta di macchine più pragmatiche, che offrano display ampi senza costringere a investimenti esorbitanti.
L’ASUS Vivobook S16 S3607 si inserisce proprio in questo secondo filone, con una proposta che punta tutto sull’essenziale: un processore Intel Core Ultra 7 di ultima generazione, 16GB di RAM, 1TB di storage e soprattutto un prezzo di 1099 euro che lo rende accessibile a una platea più ampia.
+ Display da 16″ con finitura opaca
+ Tastierino numerico integrato
+ Touchpad enorme
+ Connettività completa
– Audio mediocre nonostante il Dolby Atmos
– Peso eccessivo per un uso mobile frequente
Indice
Piccolo spoiler della recensione di ASUS Vivobook S16 S3607: non aspettatevi miracoli tecnologici o soluzioni rivoluzionarie. Questo Vivobook è pensato per chi ha bisogno di uno schermo grande, prestazioni affidabili e vuole dimenticarsi del caricabatterie per una giornata intera. La domanda è se questa filosofia “no-nonsense” sia sufficiente in un mercato sempre più competitivo.
Design e materiali costruttivi
ASUS ha scelto un approccio minimalista per il Vivobook S16, e francamente è una scelta che convince. La colorazione Matte Gray è sobria senza essere anonima, e soprattutto quella finitura opaca ha il pregio di non mostrare impronte e graffi come farebbero altre soluzioni. Il telaio è realizzato principalmente in polimeri e plastiche di discreta qualità, in linea con quello che ci si aspetta da un computer di questa fascia di prezzo.
La robustezza generale è buona, anche se non eccezionale. La parte centrale dello schermo cede leggermente sotto pressione, ma niente di preoccupante per l’uso quotidiano. È chiaro che ASUS ha dovuto fare delle scelte per contenere i costi, e i materiali sono uno di questi compromessi. Tuttavia, la sensazione al tatto è più che accettabile, senza quella sensazione di “plasticoso” che si trova spesso sui laptop economici.

Con i suoi 1,7 kg di peso e uno spessore che varia da 1,59 a 1,79 cm, il Vivobook S16 è chiaramente un computer pensato per l’uso stanziale. Non è propriamente un ultrabook, ma per un 16 pollici le dimensioni sono ragionevoli.
Se state cercando qualcosa da portare sempre con voi, questo non è il computer giusto. Se invece avete bisogno di un display ampio per lavorare comodamente e spostarvi solo occasionalmente, allora il rapporto tra dimensioni e funzionalità è più che accettabile.
Display e resa visiva
Il display è probabilmente l’elemento più divisivo di questo Vivobook. Da una parte abbiamo 16 pollici di diagonale utile in formato 16:10, dall’altra una risoluzione Full HD (1920×1200) che su questa diagonale inizia a mostrare i suoi limiti. Il pannello IPS offre una luminosità di 300 nit, giusto sufficiente per l’uso in ambienti luminosi, ma senza eccessi.
La vera forza di questo schermo è la finitura opaca. Senza troppi giri di parole, è uno dei migliori trattamenti antiriflesso che abbiamo testato di recente. Anche con fonti di luce diretta alle spalle, riuscite a lavorare senza fastidiosi riflessi. È un dettaglio che fa la differenza nell’uso quotidiano, specialmente se lavorate spesso in uffici con grandi finestre o illuminazione artificiale intensa.

La resa cromatica, però, è il punto debole. I colori appaiono spenti e poco saturi, con una copertura dello spazio colore sRGB che si ferma intorno al 64%. Per navigazione web, documenti e presentazioni va benissimo, ma se il vostro lavoro prevede editing fotografico anche amatoriale, questo display vi deluderà. Gli angoli di visione sono buoni grazie alla tecnologia IPS, ma la mancanza di vivacità cromatica è evidente confrontandolo con qualsiasi smartphone di fascia media.
Il formato 16:10 è comunque un plus concreto per la produttività. Quei pixel verticali in più rispetto al classico 16:9 si sentono quando lavorate con documenti lunghi o navigate tra più finestre contemporaneamente. È un vantaggio che apprezzate subito e che rende più comprensibili alcuni compromessi altrove.
Prestazioni per produttività e creatività
Qui il Vivobook S16 tira fuori le unghie. L’Intel Core Ultra 7 255H è un processore che sa il fatto suo, con 16 core (4 Performance + 8 Efficiency + 4 GPU) che garantiscono fluidità in praticamente ogni scenario d’uso quotidiano. I 16GB di RAM DDR5 completano un quadro convincente per la produttività standard.
Nei test reali, il comportamento è stato sempre lineare. Multitasking pesante con decine di schede browser aperte, editing di documenti complessi, videoconferenze in contemporanea: tutto scorre senza intoppi. La gestione termica è stata una sorpresa positiva. Anche sotto carico prolungato, il computer rimane silenzioso e le temperature superficiali non diventano mai fastidiose.
Per quanto riguarda la creatività, le prestazioni sono discrete ma con evidenti limitazioni. La GPU Intel Arc integrata se la cava egregiamente con editing fotografico leggero e montaggio video in Full HD, ma non aspettatevi miracoli con progetti 4K o rendering complessi. È il classico caso in cui potete fare tutto, ma senza pretendere tempi di elaborazione da workstation.
Il comportamento gaming è sorprendentemente accettabile per titoli esport o giochi meno demanding. Naturalmente non parliamo di alta risoluzione o dettagli al massimo, ma per una partita occasionale a League of Legends o CS2 il Vivobook se la cava. La presenza dell’NPU Intel per l’intelligenza artificiale è un plus per il futuro, anche se al momento le applicazioni concrete sono ancora limitate.
Batteria e gestione energetica
Se c’è un aspetto in cui questo Vivobook eccelle davvero, è l’autonomia. La batteria da 70Wh, combinata con l’efficienza del processore Intel Core Ultra e il display IPS a basso consumo, garantisce prestazioni impressionanti. Nel nostro test di uso misto, che include navigazione web, editing documenti, streaming video e videochiamate, abbiamo ottenuto costantemente oltre 12 ore di autonomia.
La ricarica rapida funziona bene: dal 20% al 60% in circa 49 minuti è un risultato più che accettabile. Il caricatore da 65W è compatto e leggero, un dettaglio non scontato che rende più agevole il trasporto occasionale. La gestione energetica di Windows 11 funziona in sinergia con l’hardware, e i diversi profili di potenza permettono di bilanciare prestazioni e durata secondo le necessità.
È interessante notare come il computer mantenga un’autonomia eccellente anche con carichi di lavoro intensi. Durante sessioni di lavoro pesanti, con software di produttività e diverse applicazioni in background, riuscire a superare le 8 ore è comunque realistico. Per un computer da 16 pollici, è un risultato che pochi concorrenti riescono a eguagliare nella stessa fascia di prezzo.
Tastiera, touchpad e interazione
La tastiera del Vivobook S16 è un elemento che divide. La presenza del tastierino numerico su un 16 pollici è ovviamente un vantaggio, ma ASUS ha dovuto comprimere le dimensioni dei tasti per far entrare tutto. Il risultato è una digitazione che richiede un periodo di adattamento, soprattutto se arrivate da tastiere più spaziose.
La corsa dei tasti è morbida e silenziosa, con un feedback tattile piacevole ma non eccezionale. La retroilluminazione c’è, anche se risulta piuttosto tenue. In ambienti scarsamente illuminati è visibile, ma non aspettatevi l’intensità di altri laptop. La disposizione è logica e gli shortcut funzionano bene, anche se il tasto power integrato nella tastiera non è il massimo della praticità.

Il touchpad, invece, è decisamente sopra la media. Le dimensioni sono generose, forse addirittura eccessive per alcuni gusti, e la precisione è ottima. I clic sono ben definiti senza essere rumorosi, e la superficie in vetro risponde bene alle gesture multitouch. Le funzioni dedicate per luminosità e volume tramite gesture sono comode e intuitive da usare.
La responsività generale del sistema è buona, anche se occasionalmente si notano micro-ritardi nell’apertura di applicazioni pesanti. Niente di drammatico, ma evidenzia come i compromessi sui materiali si riflettano anche sulle prestazioni complessive del sistema.
Webcam, audio e videochiamate
La webcam integrata offre prestazioni in linea con gli standard attuali: Full HD con qualità discreta in buone condizioni di illuminazione. Il dettaglio positivo è la presenza dell’otturatore fisico con interruttore dedicato, una soluzione molto più pratica degli adesivi che molti utilizzano per coprire la camera.
Il riconoscimento facciale tramite Windows Hello funziona rapidamente e in modo affidabile, anche se non raggiunge la precisione di soluzioni più avanzate. È comodo per l’accesso rapido, ma occasionalmente richiede un paio di tentativi in condizioni di luce particolare.
L’audio è probabilmente l’aspetto più deludente di tutto il pacchetto. Gli speaker integrati producono un suono decisamente mediocre, con bassi inesistenti e un volume massimo che, pur essendo discreto, non riesce a mascherare la mancanza di corposità. La presenza del Dolby Atmos rimane più un’etichetta marketing che un vantaggio concreto.
Per le videochiamate professionali, il microfono array fa il suo dovere senza eccellere. La cancellazione del rumore di fondo è basica, quindi in ambienti rumorosi dovrete comunque ricorrere a un headset esterno. La qualità è sufficiente per call aziendali standard, ma non aspettatevi la chiarezza di laptop più costosi.
Porte e connettività
La dotazione di porte è uno dei punti di forza di questo Vivobook. Due USB-C con supporto per display e power delivery, due USB-A 3.2, una HDMI 1.4 e il jack audio 3.5mm coprono praticamente ogni esigenza quotidiana. La distribuzione sui lati è logica e non crea ingombri durante l’uso.
Il WiFi 6 funziona stabilmente e le velocità sono in linea con le aspettative. Durante i test non abbiamo riscontrato disconnessioni o cali di prestazioni significativi. Il Bluetooth 5.3 è altrettanto affidabile, con accoppiamento rapido e mantenimento stabile delle connessioni.

L’assenza di porte più veloci come USB 3.2 Gen 2 o Thunderbolt si sente se lavorate con trasferimenti dati frequenti, ma per l’uso standard la velocità è più che adeguata. La possibilità di alimentare il laptop tramite USB-C è comoda, anche se il caricatore dedicato rimane più efficiente per la ricarica rapida.
La mancanza di un lettore di schede SD è un peccato per chi lavora con fotocamere, ma ormai è diventata la norma in questa fascia di prezzo. Un adattatore USB risolve il problema senza drammi particolari.
Funzioni speciali distintive
Diciamolo senza troppi giri di parole: questo Vivobook non brilla per innovazioni o funzioni esclusive. È un computer che fa quello che deve fare senza fronzoli particolari. La presenza dell’NPU Intel per l’intelligenza artificiale è interessante sulla carta, ma al momento le applicazioni pratiche sono limitate a Windows Copilot e poche altre funzioni.
Il software MyASUS offre alcuni strumenti utili per la gestione del sistema, dalla diagnostica ai profili delle ventole, ma niente che non si trovi su altri laptop del marchio. La certificazione militare MIL-STD 810H è un plus sulla robustezza, anche se nella pratica quotidiana non noterete differenze sostanziali.
Le funzioni business si limitano al supporto TPM e alle classiche dotazioni Windows 11. Non ci sono novità eclatanti o strumenti proprietari che giustifichino una scelta rispetto alla concorrenza. È la filosofia “back to basics” che permea tutto il prodotto.
Software e supporto aggiornamenti
Windows 11 gira fluidamente e senza problemi particolari. Il bloatware preinstallato è limitato a qualche applicazione ASUS e McAfee, niente di invasivo o difficile da rimuovere. L’esperienza d’uso rimane pulita e reattiva anche dopo settimane di utilizzo intensivo.
Il supporto agli aggiornamenti dovrebbe essere garantito per diversi anni, considerando che si tratta di hardware recente con processore di ultima generazione. ASUS storicamente mantiene un buon supporto software sui suoi prodotti, anche se non ai livelli di brand premium.

L’integrazione tra hardware e software è curata, con driver sempre aggiornati e funzioni di sistema che sfruttano adeguatamente le potenzialità del processore Intel Core Ultra. La presenza di Windows Copilot e delle funzioni AI native rappresenta un investimento per il futuro, anche se oggi l’utilità pratica è ancora limitata.
Che faccio, lo compro?
L’ASUS Vivobook S16 S3607 è un computer che sa esattamente cosa vuole essere: una macchina da lavoro affidabile, con un display ampio e un’autonomia eccellente, venduta a un prezzo ragionevole. Non cercate l’innovazione o le prestazioni da flagship, ma se avete bisogno di un notebook per produttività seria con la comodità di uno schermo da 16 pollici, questo Vivobook merita considerazione.
I punti di forza sono chiari: autonomia da record, prestazioni solide per il lavoro quotidiano, tastierino numerico e una connettività completa. I compromessi sono altrettanto evidenti: display con colori spenti, audio mediocre e materiali che tradiscono la fascia di prezzo.
Al prezzo corrente di 1099 euro, il rapporto qualità-prezzo è onesto. Non è il miglior laptop del mercato, ma è probabilmente uno dei più equilibrati per chi privilegia sostanza e affidabilità rispetto al glamour tecnologico. Se il vostro uso si concentra su produttività, navigazione e multimedialità leggera, difficilmente rimarrete delusi. Se invece cercate un display di qualità o prestazioni creative avanzate, meglio guardare altrove investendo qualcosa in più.
